Metodo di studio: tecniche e consigli per uno studio pratico ed efficace

Metodo di studio

Affrontare gli studi in un’epoca di sovraccarico di informazioni può essere una sfida, soprattutto quando il tempo è un bene prezioso che è importante bilanciare tra lavoro, studio e famiglia. Avere un metodo di studio efficace che permetta quindi di ottimizzare tempo, risorse ed energie può essere uno strumento “salvavita” che anche tu puoi avere a disposizione.

Effetti negativi riscontrabili con un metodo di studio poco efficace:

  • atteggiamenti negativi verso l’apprendimento
  • incapacità di mantenere la concentrazione
  • incapacità di vagliare criticamente le informazioni
  • disorganizzazione
  • incapacità nel prendere e usare gli appunti personali
  • ignoranza sul funzionamento della memoria e dei relativi tempi ottimali
  • incapacità di essere costanti
  • sfiducia e pessimismo

Molto spesso nessuno ci insegna come imparare a studiare, neanche all’interno del proprio percorso di studio istituzionale, ovvero quello scolastico. Scopri subito con me alcune tecniche e consigli utili per iniziare ad avere un approccio diverso per fare in modo che a tutti sia permesso trovare il proprio metodo di studio efficace e veloce.

Come Albert Einstein diceva: “Non possiamo pretendere che le cose cambino se continuiamo a fare le stesse cose.”

La pianificazione, primo passo per avere un buon metodo di studio

Probabilmente in ambito lavorativo sei abituato a muoverti per obiettivi, hai mai pensato di porti allo stesso modo anche nei confronti dello studio?Ecco 3 consigli utili per migliorare la gestione del tempo che dedichi all’apprendimento

  1. organizza le tue attività di apprendimento con un daily planning ovvero una “pianificazione giornaliera”: analizzando i tuoi bisogni potrai comprendere le tue priorità e quali attività, invece, possono essere messe in secondo piano;
  2. stabilisci dei tempi: stabilendo a priori quali obiettivi si vogliono raggiungere, entro un determinato tempo, renderà il tutto più facile e scorrevole;
  3. dedica le giuste energie per ogni attività, evitando di disperderle: per questo la definizione del tempo che si impiegherà è necessaria. Essa ci permette di semplificare il lavoro mentale e ci evita continui cambi di attività, poco produttivi e dai risultati poco soddisfacenti.

Per calibrare al meglio le proprie energie e la propria concentrazione esiste la cosiddetta tecnica del pomodoro: dedicati allo studio in un tempo prestabilito (25/30 minuti è l’ottimale), intervallandolo con un momento di pausa (5 minuti) e qualche minuto dedicato al ripasso.

Quindi ricapitolando organizza i tuoi cicli di studio con:

  • 25/30 minuti di studio;
  • 5 minuti di pausa;
  • 2 minuti di ripasso.

Riprendi il ciclo in base al tempo che hai deciso di dedicare al tuo apprendimento!

memoria e apprendimento rapido

L’importanza di comprendere le informazioni: quali abitudini è importante introdurre 

Nel momento in cui leggiamo del materiale da apprendere è fondamentale avere chiarezza: non possiamo infatti fare nostra un’informazione se non la abbiamo compresa a fondo.

Ecco 5 consigli pratici di Nicoletta che ti permetteranno sia di comprendere sia di risparmiare tempo:

  1. dedicare qualche minuto ad una fase di anteprima concentrando l’attenzione sul principio e sulla fine di paragrafi, sezioni e capitoli. Questo perché l’informazione tende a concentrarsi all’inizio e alla fine del materiale scritto. Non è consigliabile iniziare un testo nuovo partendo dalla prima pagina, ma ti consiglio di perlustrare il materiale di studio focalizzandosi su tutto ciò che non fa parte del corpo stampato;
  2. approfondire con la lettura il materiale da studiare; questa fase prevede anche di cerchiare o procedere con la sottolineatura delle informazioni più importanti. Quando c’è una sezione che non si comprende, la si può esaminare in seconda battuta con un bagaglio d’informazioni più ampio ricavate altrove. La sezione stessa non sempre è fondamentale agli effetti della comprensione di quel che segue.
  3. durante lo studio puoi anche prendere appunti: estrapolando i concetti chiave di primo, secondo o terzo grado si possono organizzare le informazioni per iscritto secondo diverse modalità, poi vedremo assieme una delle più efficaci, la mappa mentale.
  4. un’altra modalità di prendere appunti e riuscire a memorizzare i concetti è il Metodo Cornell, che prevede la suddivisione di un foglio in tre sezioni. L’area più corposa è quella centrale in cui vanno riportate le nozioni più importanti cercando di essere il più concisi possibili: abbrevia il testo, usa simboli. Sulla sinistra dedica una sezione per le parole chiave per riassumere quanto riporti nella parte destra del foglio. Nella parte inferiore del foglio dedica invece una sezione per riportare le tue considerazioni personali, le tue domande o le tue perplessità.
  5. dedica del tempo alla revisione, che prevede l’integrazione di tutte le sezioni ancora incomplete o che inizialmente non erano chiare, aiuta ad avere completezza del materiale a disposizione.

Elaboriamo le informazioni grazie all’efficacia delle mappe mentali

Ideate dallo psicologo inglese Tony Buzan intorno al 1960, le mappe mentali sono definite la “rappresentazione grafica della rete concettuale” e si basano sulle acquisizioni in merito al funzionamento del cervello umano, riprendendo su carta la struttura del cervello.

La mappa mentale, detta anche concettuale, è un’utile e funzionale tecnica di rappresentazione grafica e simbolica che, unendo immaginazione e creatività, consente di rielaborare i concetti per consolidare la conoscenza e struttura l’informazione attraverso l’assimilazione, l’organizzazione, l’associazione e l’espressione in una forma sintetica e strutturata che facilita i processi di comprensione, memoria e analisi dell’informazione a livello mentale. Nasce prendendo come riferimento il modo naturale con cui il cervello processa l’informazione, senza bisogno di passare attraverso la traduzione delle idee in parole mediante la sintassi, la struttura linguistica e le regole grammaticali della lingua perché risulta disfunzionale, creando distrazione e perdita di concentrazione.

Metodo Ocme prima parte | Nicoletta Todesco
Metodo Ocme seconda parte | Nicoletta Todesco

Utilizza determinate funzioni cerebrali che consentono di sintetizzare idee e concetti in forma grafica, rendendoli più assimilabili ai nostri processi di apprendimento e sviluppo. Le mappe concettuali sono delle mappe concettuali che uniscono le funzioni dell’emisfero sinistro (parole, numeri, ordine, sequenza, logica) alle funzioni tipiche dell’emisfero destro (colori, immagini, metafore, simboli, forme). La collaborazione tra i due emisferi stimola a sviluppare il potenziale mentale, favorendo la memoria, l’apprendimento e la creatività.

L’elaborazione di una mappa permette di avere una comprensione profonda dell’informazione e di capire in che modo i concetti si collegano tra loro, identificando i temi rilevanti e sviluppando in questo modo una notevole capacità di associazione e di sintesi.

Cosa si cela sotto le mnemotecniche per il ricordo delle informazioni e studiare bene?

Una volta costruita la mappa mentale il passo successivo è capire come memorizzarla. La tecnica che si presta meglio alla memorizzazione delle mappe è quella dei loci ciceroniani e, come il nome può far presagire, è antichissima. Infatti era utilizzata da Cicerone stesso per ricordare le lunghe orazioni che avrebbe esposto in senato. Facciamo un esempio pratico: se gli argomenti di cui doveva parlare fossero stati Catilina, i soldi, la guerra e la memoria, associava delle immagini che gli ricordassero questi argomenti ai luoghi che incontrava lungo il suo tragitto. Questo gli permetteva di riprendere il discorso avendo sempre un filo conduttore, senza perdersi e senza saltare da un argomento all’altro senza logica.

La tecnica, detta appunto dei loci ciceroniani, sfrutta la perfetta convergenza dei due emisferi. Il lato razionale, ove risiede la conoscenza del tragitto e dello spazio logico, e il lato creativo, ossia la costruzione di immagini bizzarre che sfruttino i cinque sensi e il paradosso. 

Il vero apprendimento avviene quando si associa qualcosa che già si conosce (percorso) a qualcosa di nuovo da imparare.

Le mnemotecniche sfruttano infatti il principio che la memoria è particolarmente sensibile al linguaggio delle immagini. Trasformare i concetti in immagini vivide e collegarle a luoghi specifici è come costruire una piccola mappa nel cervello. Ad esempio, se devo ricordare una lista di elementi, immagina ciascuno di essi in un luogo specifico della tua casa.  Così, quando ripassi mentalmente la casa, recuperi facilmente le informazioni. 

Cometrasformare un ricordo in cultura, per un apprendere per il lungo termine

Lo psicologo Hermann Ebbinghaus ha fatto degli studi sulla curva della dimenticanza detta “curva dell’oblio”. Considerando le nozioni teoriche che quindi non si ha modo di mettere in pratica nella propria quotidianità:

dopo 9 ore si perde il 60% dell’attività di studio

dopo 24 ore l’80% dell’apprendimento avvenuto

dopo 7 giorni il ricordo tende allo 0

Ecco perché diventa essenziale sviluppare un proprio metodo di studio efficace che preveda intrinsecamente come parte dell’ attività di studio la ripetizione programmata che ogni studente è importante che segua:

  • Primo ripasso rapido: dopo un’ora dallo studio, per fissare bene il ricordo.
  • Ripasso entro 24 ore: recupera il 100% delle informazioni apprese.
  • Ripassi intermedi: tra 1 e 7 giorni dopo il primo studio, per consolidare il ricordo.
  • Ripasso dopo un mese: mantenere la memoria attiva nel tempo.
  • Ripasso finale: 3-6 mesi dopo il primo studio, per un ricordo a lungo termine.

Che tu stia preparando un esame, un concorso o stia praticando lo studio a casa o semplicemente desideri migliorare il tuo modo di apprendere o di studiare, ricorda che ogni piccolo passo verso il miglioramento e l’acquisizione di un buon metodo di studio conta davvero.

Quanto tempo nel nostro quotidiano investiamo nell’apprendimento? Se la tua memoria non avesse la capacità di trattenere le informazioni, quante difficoltà avresti?

La memoria è la preziosa custode di vissuti, esperienze, informazioni, conoscenze senza la quale tutto sarebbe perduto: impara a utilizzare al meglio e trasformarla in un’alleata per sviluppare il miglior metodo di studio. Utilizzare al meglio le tue risorse crea nuova motivazione e consapevolezza dei mezzi a tua disposizione, aumentando così l’autostima e la voglia di tagliare nuovi traguardi.

Per ottenere un risultato sono determinanti questi tre step:

• crederci;

• avere gli strumenti adeguati;

• sentire di meritarsi il risultato

Credici ed esplora diversi metodi di studio per trovare quello che si adatta meglio alle tue esigenze.

Buon apprendimento!

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