Per approfondire assieme il suo significato della memoria eidetica é bene passare ad una considerazione semantica: la sua derivazione greca é “vedere la conoscenza”. Chi ha questo tipo di memoria particolarmente sviluppato ha una memoria visiva di un certo tipo. La risposta alla domanda cosa si intende con memoria eidetica, quindi é contenuta nel valore samantico di questo termine.
Hai mai sentito parlare di Memoria Eidetica?
Capita anche a te di vedere per un breve periodo di tempo immagini, oggetti o scritte e di ricordarli con estrema precisione? Andiamo a scoprire assieme se si tratta proprio di questo tipo di memoria molto particolare! Nel dettaglio di cosa si tratta? Che cosa la contraddistingue?
Non facciamo confusione però: memoria fotografica e memoria eidetica non sono la stessa cosa. Se stai associando questi tipi di memoria sappi che in realtà si differenziano e ti spiego ora con un esempio la differenza tra le due tipologie di memoria.
Avere una memoria fotografica sviluppata porta a “vede” le informazioni tramite delle immagini. Come se chi la possiede stesse guardando una fotografia e la stesse descrivendo nel raccontarla. Queste persone ricordano anche per un lungo tempo le immagine di fatti, avvenimenti o informazioni come se fossero il protagonista della serie televisiva che stanno mentalmente rivivendo mentre la raccontano.
Diverso invece é il caso di chi possiede una memoria eidetica sviluppata. Costoro, messi davanti ad un’immagine mai vista prima anche per un tempo molto breve, hanno la capacità di ricordare tutti i dettagli, anche quelli più specifici, relativi all’immagine in questione: il numero esatto di automobili presenti in un’immagine di una strada trafficata di New York, per esempio! Capacità non da tutti, non trovi?
In “Suits”, una fiction televisiva che ti suggerisco di vedere, Mike Ross è un giovane uomo con una una forma spiccata di memoria: ricorda con estrema precisione tutto ciò che vede, legge o ascolta. La sua memoria gli consente di memorizzare e richiamare dettagli legali complessi, leggere documenti una sola volta e ricordare nel dettaglio informazioni critiche per la pratica legale: guarda anche tu qua il breve video per capire meglio di cosa sto parlando! Clicca qui
Anche nel più celebre Rain Man, il personaggio di Raymond Babbitt si ispira a Laurence Kim Peek, una persona realmente esistita affetta da una particolare sindrome, del savant, e ha una straordinaria memoria eidetica. Anche in questo caso uno spezzone tratto dal film rende più di qualsiasi altra cosa queste straordinarie capacità del protagonista che si trova in caffetteria e ripete ad alta voce il numero di telefono della cameriera, che aveva letto il giorno prima nell’elenco telefonico.
“Come hai fatto?”“Non lo so” | “Sai a memoria tutto l’elenco?” | “Tutto a memoria fino alla G, a metà della lettera G”.
Scopri anche tu l’incredulità delle persone di fronte a questo “strano” personaggio!
Si tratta senza dubbio di una capacità fuori dal comune riscontrata in un piccolo numero di individui, soprattutto nei primi anni di vita: si stima che tra il 2% e il 10% di bambini di età compresa tra i 6 e i 12 anni di età abbia questa straordinaria capacità.
La brutta notizia è che la possibilità di sviluppare questa particolare forma di memoria, così come abbiamo visto negli spezzoni dei film, è utopistico anche perché è ritenuta da molti esperti un’abilità innata, tuttavia ci sono diverse tecniche di memoria che possono aiutare ciasuno di noi nel migliorare notevolmente la nostra memoria visiva e avvicinarsi alle potenzialità di Mike Ross e di Raymond Babbitt.
La pratica della mindfulness ti permette di essere maggiormente presente a te stesso nella quotidianità e quindi di essere nel “qui e ora” aumentando la percezione dei 5 sensi: questo facilita di conseguenza la capacità di osservazione e di memorizzazione dei dettagli visivi.
Ricorda che per ottenere un buon livello di concentrazione è importante rimanere il più rilassati possibile, e anche questo con un po’ di allenamento si può imparare. Siediti comodamente su una sedia, se hai l’occasione sdraiati su un letto, allenta ogni punto di tensione, evitando di tenere braccia e gambe incrociate, inspira ed espira profondamente due o tre volte e rilassati… Indirizza l’attenzione sulle punte dei piedi e via via rilassa ogni parte del corpo sino al cuoio capelluto. Rimani calmo e tranquillo, se è possibile isolati da qualsiasi fonte di distrazione, tenendo preferibilmente gli occhi chiusi e concentrandoti sulle parti del corpo che vai a rilassare.

Un’altra strategia che ti suggerisco per migliorare la memoria visiva è la fotografia mentale. La tecnica della fotografia mentale consiste in:
- 1. GUARDARE: guardare la scena di un’immagine in generale e famigliarizzare con essa;
- 2. DIVIDERE: suddividere l’immagine in quattro settori diversi;
- 3. OSSERVARE: osservate attentamente ogni dettaglio dell’immagine;
- 4. CHIEDERE: chiedere e rispondere è una fase indispensabile, porsi delle domande per innescare l’attenzione attiva. Domande del tipo: cos’è esattamente questo oggetto? Di che colore è? È importante tenere sempre presenti le domande giornalistiche Chi, Come, Quando, Dove, Cosa e Perché;
- 5. CONTARE: qualsiasi particolare che si ripeta va contato perché migliora il ricordo del particolare e favorisce la fiducia nella memoria focalizzando ancora più l’attenzione;
- 6. RICOSTRUIRE: è uno dei punti più importanti, poiché permette di rendersi conto di ciò che è stato memorizzato, così da poter valutare se è il caso di ricominciare da capo oppure
- no. Bisogna rivedere la stessa immagine descrivendo mentalmente tutti i dettagli e i particolari;
- 7. RISCONTRARE: la fase di riscontro serve come verifica.
Ritornando alla memoria eidetica, chi veramente possiede questa particolare capacità? All’interno della comunità scientifica sono state condotte delle ricerche che analizzano la relazione tra questa particolare tipologia di memoria e l’autismo, ad esempio. Capita però di riscontrare nella nostra quotidianità la presenza di persone con un disturbo dello spettro autistico che manifestano difficoltà nella memoria di lavoro e in altre aree cognitive, altre invece hanno una memoria molto sviluppata che potrebbe essere considerata eidetica perché si manifesta attraverso delle abilità mnemoniche particolari, inclusa una forma di memoria visiva intensa e dettagliata.
Ora, caro lettore, considerando che non è da tutti nascere con queste straordinarie capacità, voglio regalarti delle strategie pratiche e utili adatte a tutti che puoi mettere in pratica fin da subito per migliorare la tua memoria!

Sviluppare la memoria: i loci ciceroniani e le tecniche di memoria
Tra le tecniche di memoria, quella che meglio si presta alla memorizzazione di informazioni sono i loci ciceroniani e, come il nome può far presagire, è antichissima. Infatti era utilizzata da Cicerone stesso per ricordare le lunghe orazioni che avrebbe esposto in senato. Facciamo un esempio pratico: se gli argomenti di cui doveva parlare fossero stati Catilina, i soldi, la guerra e la memoria, associava delle immagini che gli ricordassero questi argomenti ai luoghi che incontrava lungo il suo tragitto. Questo gli permetteva di riprendere il discorso avendo sempre un filo conduttore, senza perdersi e senza saltare da un argomento all’altro senza logica. Questa tecnica sfrutta la perfetta convergenza dei due emisferi: il lato razionale, ove risiede la conoscenza del tragitto e dello spazio logico, e il lato creativo, ossia la costruzione di immagini bizzarre che sfruttino i cinque sensi e il paradosso ovvero la creazione di immagini e/o di storie un po’ fuori da comune: dopotutto ciò che è strano e particolare è ciò che ricordiamo con più facilità, non trovi? Leggi l’articolo sulla lettura veloce quantica.
Il vero apprendimento avviene quando si associa qualcosa che già si conosce (nel nostroesempio il percorso) a qualcosa di nuovo da imparare. La stessa cosa possiamo applicarla ad una stanza per memorizzare punti chiave di un certo argomento specifico. Questa tecnica, chiamata tecnica delle stanze romane, è fondamentale per la memorizzazione di riunioni, di procedure di lavoro, di lezioni, di testi e di appunti in formato mappa mentale. È molto simile alla strategia dei loci: consiste nell’associare a ogni oggetto o spazio che compare in una stanza l’immagine del concettoda ricordare. La differenza è che qui va stabilito un verso di percorrenza mentale per orientarci, fissando un punto di partenza e uno di arrivo.

Cos’è la memoria eidetica e quali caratteristiche ha?
Abbiamo compreso cosa sia questa particolare tipologia di memoria, ma quali sono le caratteristiche che la contraddistinguono?
- Grande dettaglio: il ricordo dei dettagli visivi è solitamente estremamente preciso in termini di forme, colori, testi o qualsiasi altro aspetto visivo di un’immagine!
- Durata prolungata: il ricordo dell’immagine rimane per un periodo di tempo più lungo rispetto alla memoria visiva tipica.
- Capacità di riproduzione precisa e dettagliata: il ricordo preciso dell’immagine è legato anche alla capacità di riproduzione dell’immagine stessa sia nella mente che in un’eventuale riproduzione grafica.
- Sensibilità ai dettagli: il focus di questa memoria è sicuramente sul dettaglio e quindi è correlato alla capacità di ricordare quella nota particolare che la maggior parte delle persone potrebbe trascurare.
- Limitata a informazioni visive: questa memoria è specifica per le informazioni di tipo visivo e non si estende ad altre modalità sensoriali come l’udito o il tatto.
- Rarità: non è una memoria diffusa e frequente, poche sono le persone che hanno il privilegio di averla sviluppata.
- Influenza genetica: alcuni studi suggeriscono che questa memoria abbia un componente genetico anche perché si è osservata in più membri della stessa famiglia.
- Sviluppo in età infantile: questa memoria è prevalentemente osservata nei bambini e sembra diminuire con l’età.
La memoria eidetica negli adulti può manifestarsi con alcune caratteristiche chiave e potrebbe notevolmente variare da persona a persona in termini di peculiarità. Tuttavia rimangono invariate le capacità che una persona può più o meno sviluppare in rapporto a questa forma di memoria: precisione minuziosa nel ricordo di dettagli esclusivamente visivi, persistenza temporale del ricordo e c’è anche una componente genetica che fa la differenza.
La pratica può incidere nello sviluppo di questa memoria che, per chi lavora nel campo delle arti visive o delle scienze, può essere un vantaggio proprio per il loro campo di interesse.
Un esempio carismatico di memoria eidetica nel campo dell’arte può essere ricercato nella vita del grande compositore Wolfgang Amadeus Mozart, che ha dimostrato un talento musicale straordinario fin dalla sua infanzia: ha composto la sua prima sinfonia all’età di 8 anni e la sua prima opera a 12 anni. La storia narra da piccolo il compositore austriaco ascoltò solo per pochi istanti e per un paio di volte al massimo la partitura del Miserere di Allegri e riuscì ad utilizzare la memoria per trascriverlo pagina per pagina. Il Miserere è una composizione corale sacra nota per la sua bellezza e la sua complessità, ed era tradizionalmente tenuta segreta dalla Cappella Pontificia di Roma nel XVIII secolo. La storia risale al viaggio di Mozart a Roma nel 1770, quando aveva 14 anni. La Cappella Pontificia custodiva gelosamente la partitura del Miserere e ne vietava la diffusione al di fuori della Cappella. Tuttavia, Mozart, con la sua straordinaria memoria musicale, fu in grado di ascoltare la composizione durante la Settimana Santa e successivamente la trascrisse da solo senza errori. La vicenda è stata documentata dal biografo di Mozart, Johann Friedrich Rochlitz, nel suo libro del 1816 intitolato “Für Freunde der Tonkunst”
(“Per gli amici dell’arte musicale”). Questo episodio ha contribuito a consolidare la reputazione di Mozart come un genio musicale con una memoria eccezionale. Non ci sono prove abbia avuto una memoria eidetica: la sua straordinaria memoria musicale e la capacità di riprodurre brani complessi dopo averli ascoltati una sola volta possono essere anche solamente un indice di una memoria musicale particolarmente sviluppata data da una combinazione di talento musicale innato, esercizio musicale e profonda comprensione della teoria musicale.
Invece nella serie televisiva “The Big Bang Theory”, il personaggio di Sheldon Cooper ci può aiutare a capire meglio questo tipo di memoria con un tocco di ironia. Lo stesso Sheldon fa spesso riferimento alla sua memoria eidetica, affermando di poter ricordare tutto ciò che non ha mai visto o sentito. La rappresentazione della memoria eidetica di Sheldon è spesso utilizzata come elemento comico nella serie. La sicurezza nei suoi ricordi e la tendenza a sottolineare il suo intelletto contribuiscono al tono umoristico della sua personalità. In alcuni episodi, altri personaggi mettono in dubbio la precisione della memoria eidetica di Sheldon, spesso sottolineando che non tutti i dettagli che fornisce sono corretti: questo aggiunge un elemento di ironia alla sua pretesa di avere una memoria perfetta.
Possedere una memoria stra-formidabile o eidetica è un dono raro, ma ci sono dibattiti circa la sua effettiva esistenza e sulla possibilità di poterla sviluppare.
Ti riassumo alcuni punti chiave relativi a questo argomento che abbiamo potuto approfondire fino ad ora:
- La m.e è caratterizzata dalla capacità di ricordare immagini o oggetti con estrema precisione e dettaglio per un periodo di tempo prolungato dopo averli osservati. Questa forma di memoria implica la capacità di “vedere” mentalmente un’immagine dopo che è stata rimossa dalla vista.
- Rarità della m.e.: molti esperti ritengono che la memoria eidetica sia un fenomeno raro e che solo una piccola percentuale della popolazione possieda questa capacità. Tuttavia, la sua esistenza effettiva è ancora oggetto di dibattito nella comunità scientifica.
- Sviluppo della m.e. : alcuni sostengono che la memoria eidetica può essere sviluppata o potenziata attraverso esercizi e allenamenti specifici. Tuttavia, la maggior parte degli studiosi non è concorde su questa idea, e molte ricerche indicano che la memoria eidetica è più legata a fattori genetici che a processi di apprendimento.
- Studi e Ricerche contraddittori: ci sono studi che sostengono l’esistenza della memoria eidetica, ma la qualità e la metodologia di tali ricerche sono spesso contestate. Alcuni esperimenti hanno dimostrato che alcune persone possono ricordare immagini con grande precisione, ma i risultati sono variabili e non tutti gli individui riescono a replicare queste capacità.
- -Connessione con Condizioni Neurologiche: alcuni casi di memoria eidetica sono stati associati a condizioni neurologiche specifiche, ma la relazione esatta non è completamente compresa.
In conclusione, mentre la memoria eidetica può essere considerata un dono raro, la sua esistenza e la possibilità di svilupparla sono ancora argomenti di discussione, tuttavia ognuno di noi può allenare la propria memoria fotografica attraverso la mindfulness e il rilassamento, la fotografia mentale, la tecnica dei loci e delle stanze romane.
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