Come gestire le emozioni negative
Le emozioni sono la risposta emotiva agli stimoli che provengono dall’esterno, pertanto, è fondamentale crearsi un ambiente sano attorno. Con “sano” si intende un ambiente stimolante, che contribuisca a tenere alti i livelli di energia. In un ambiente stressante è molto più facile provare emozioni spiacevoli che piacevoli, perché si mantiene il corpo in un costante stato di allarme.
I tre elementi chiave sono: le persone, lo stare all’aria aperta e l’attività sportiva. Innanzitutto, bisogna guardarsi attorno e chiedersi se le persone che ci circondano sono motivo di accrescimento o di indebolimento. Nel secondo caso sarebbe bene “tagliare i rami secchi”. Un altro fattore importante è il contatto con la natura e fare sport, fondamentali per ricaricare le energie. Fare sport aiuta a scaricare la tensione, riducendo drasticamente i livelli di stress.
Infine, è bene mantenere alti i livelli di socialità. Infatti, da numerose ricerche è emerso che le persone che hanno avuto nel corso della loro vita numerosi rapporti sociali qualitativamente validi, sia con il partner che con gli amici e i colleghi, hanno affrontato meglio situazioni di stress. Gli scienziati possono attribuire un effetto preventivo, terapeutico e moderativo alla socialità, in relazione allo stress.
Come gestire le emozioni positive
Se per quanto riguarda le emozioni negative è necessario fare un lavoro su se stessi, per quelle positive possiamo imparare a condividerle con gli altri, per creare un campo affermativo attorno a noi. Tutti nella vita conosciamo almeno una persona con un’energia travolgente, sempre gioiosa e sorridente. Una di quelle attorno alla quale altre persone scelgono di stare.
Le emozioni positive sono pura energia, rendono le persone più luminose, volenterose, flessibili ed empatiche. La prima obiezione che sorge spontanea è “Non posso gestire le emozioni a comando”. Invece è possibile. Si può sperimentare gioia, gratitudine, amore e allegria semplicemente rievocando un evento emblematico per quella specifica sensazione. Inizialmente la visualizzazione sarà meno intensa, ma con il tempo questa capacità acquisterà definizione.
Il nostro corpo si nutre di emozioni, e in base a queste determiniamo il nostro pensiero, sta a noi scegliere quali. Anche la salute fisica è influenzata da ciò. Infatti coloro che vivono a pieno le loro emozioni, tendono ad avere una salute migliore, mentre quando i pensieri e le emozioni sono molto negativi, si somatizza e ogni emozione ha un punto specifico nel corpo a cui si lega.

Raggiungere l’equilibrio emozionale
Secondo alcune ricerche condotte dalla fisica quantistica già dagli inizi del Novecento, possiamo oggi affermare di essere fatti di energia. I pensieri, le parole e le emozioni stesse sono energia. Essendo mente e corpo connessi, gli uni hanno effetti su quest’ultimo e viceversa. Tra le tante tecniche esistenti, in questo articolo ne riporto una messa a punto da Roy Martina.
Roy Martina è un eccellente coach, nonché medico olistico riconosciuto a livello mondiale. Egli, avvalendosi della connessione mente corpo, favorisce il rilascio emozionale sollecitando alcuni punti specifici nel corpo, ognuno dei quali è sede di un’emozione specifica. Per fare ciò è fondamentale essere ben centrati, presenti ed essere predisposti all’ascolto di sé. Non giudicatevi per le emozioni che state provano, lasciatele fluire.
Una delle tendenze più comuni è la riluttanza ad abbandonare il controllo. Nell’animo umano si distinguono due momenti, uno dei quali è propedeutico all’altro: il sentire e il capire. Senza il primo non c’è modo di arrivare al secondo. Le persone tendono sempre ad analizzare avvalendosi solo della mente razionale, non comprendendo che così facendo, non fanno altro che dare vita a un inutile e deleterio rimuginare.
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Mantenere l’equilibrio emozionale nel tempo: 5 consigli di Nicoletta Todesco
- consiglio 1 – Tenere bassi i livelli di stress
- consiglio 2 – Avere una vita sociale attiva
- consiglio 3 – Lascia andare quelle persone che minano la tua energia
- consiglio 4 – Applica il rilascio emozionale
- consiglio 5 – Ricorda e rendi esperienza quanto appreso
Per concludere, ripercorriamo gli step di questo articolo per trattenere i punti salienti: abbiamo analizzato nel dettaglio le emozioni primarie e secondarie, comprendendone anche l’utilità sia nella vita di un individuo che a livello evolutivo. Abbiamo anche visto come non esistano emozioni negative, ma solo spiacevoli. Infine, come gestire le emozioni al meglio trasformandole in esperienza piuttosto che in motivo di turbamento. Alla fine è sempre una questione di prospettiva e siamo noi a scegliere quale assumere.
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